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Il Vallese dice no alle Olimpiadi

Due donne si abbracciano
Marie-Therese Sangra, del WWF vallesano, festeggia a Sion la vittoria del no alla candidatura olimpica. Keystone

I votanti del canton Vallese hanno respinto il credito per la candidatura di Sion alle Olimpiadi invernali del 2026. Il progetto Sion 2026 è così definitivamente affossato.

Le Olimpiadi invernali del 2026 non saranno organizzate in Svizzera. Il no compatto delle città del fondovalle vallesano al credito cantonale di 100 milioni di franchi per la candidatura ha messo fine ai sogni olimpici di una parte della popolazione . Oltre il 54% dei votanti ha respinto il progetto, nella città di Sion la percentuale di no ha raggiunto quasi il 61%. 

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Il risultato, che giunge al termine di una campagna lunga e a dir poco agguerrita, non lascia alcuna ombra di dubbio vista l’ampiezza della partecipazione al voto (oltre 62%).  In ogni caso un sì dell’elettorato vallesano sarebbe stato solo un primo passo nel percorso verso l’organizzazione delle olimpiadi invernali. 

L’opposizione al progetto Sion 2026 si era appuntata in particolare sui timori di uno sforamento del budget e sosteneva che il Vallese, cantone economicamente debole, avrebbe fatto meglio a investire nelle sue strade, negli ospedali o nel settore sociale piuttosto che finanziare le Olimpiadi. Il no al progetto era motivato anche dalla sfiducia nei confronti del Comitato olimpico internazionale (CIO)

I promotori di Sion 2026, dal canto loro, avevano fatto appello alla visibilità che l’evento avrebbe alla regione, all’incremento del turismo, all’esistenza di infrastrutture che avrebbe ridotto al minimo la necessità di nuove costruzioni e allo slancio che sarebbe nato intorno alla mobilitazione per un grande progetto. Le gare si sarebbero tenute in almeno quattro cantoni: Vallese, Vaud, Friburgo e Berna.

Il decimo no

La Svizzera ha ospitato due volte i Giochi olimpici. l’ultima voltanel  1948, sempre a St. Moritz, nei Grigioni. Per dieci volte, compreso il voto di domenica, la popolazione ha bocciato una candidatura ai Giochi invernali: a Sion nel 1963, a Berna e Zurigo pochi anni dopo, nei Grigioni nel 1980 e 1986, a Losanna nel 1988, a Berna nel 2002, poi di nuovo nei Grigioni nel 2013 e nel 2017.

Quanto a Sion, è la quarta volta in cinquant’anni che la città sogna di ospitarli. Nel 1970, per i Giochi invernali del 1976, a Sion fu preferita Denver. Due anni dopo però la popolazione del Colorado consultata mediante referendum, rifiutò di concedere un finanziamento alla sua capitale. Il CIO riparò su Innsbruck, in Austria, già città ospitante nel 1964.

Nel 1995, Sion perse di nuovo contro una città statunitense per i Giochi del 2002,  assegnati a Salt Lake City.  Infine, nel 1999, Torino batté Sion con una vittoria a sorpresa nella candidatura ai Giochi del 2006.

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