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Università Ginevra: corsi per imam e centro filantropia

Un imam in preghiera. KEYSTONE/EPA EFE/JUAN CARLOS HIDALGO sda-ats

(Keystone-ATS) L’Università di Ginevra (UNIGE) annuncia due “progetti faro”: la creazione di una “piattaforma per un islam illuminato”, che dispenserà corsi per l’integrazione degli imam nella cultura svizzera, e l’istituzione di un “centro di filantropia”.

Due idee ispirate da partner esterni, lo Stato nel primo caso, fondazioni con sede nel cantone nel secondo, indica in una intervista pubblicata oggi dalla “Tribune de Genève” il rettore rettore Yves Flückiger.

Dopo una discussione con lo Stato, “abbiamo infine optato per una formazione per gli imam e non degli imam”, dice il rettore. Non si tratta dunque di formare queste guide alla preghiera nelle moschee ma di “contribuire alla loro integrazione”. La formazione comincerà nei prossimi giorni con corsi di francese. Altri ne seguiranno, dedicati alla filosofia politica, ai diritti dell’uomo e all’etica.

Flückiger conta su una partecipazione massima di dieci-dodici persone. “Di solito – aggiunge – i partecipanti pagano la loro formazione continua. Ma affinché il costo non rappresenti un freno, questa prima edizione pilota è cofinanziata dallo Stato e dall’UNIGE. Si può stimare il costo a 10’000 franchi per partecipante”.

La neocostituita piattaforma proporrà pure un insegnamento delle teologie musulmane a tutti gli studenti e uditori dell’UNIGE e un ciclo di conferenze. “Daremo la parola a teologi che si sono dedicati a una nuova esegesi dei testi coranici, al fine di contribuire al rinnovamento del pensiero islamico”, precisa il rettore.

L’idea di creare un “centro di filantropia” è venuta dalle numerose fondazioni che Ginevra ospita, le quali “volevano poter misurare l’impatto sociale della loro donazione e capire il comportamento dei filantropi”, spiega Flückiger. “La gestione delle donazioni, la misura dell’impatto dei doni, la comprensione del funzionamento della filantropia – aggiunge – possono essere oggetto d’insegnamento in diverse facoltà”. Quella di economia e quella di diritto hanno manifestato il loro interesse al riguardo.

Il centro sarà in un primo tempo cofinanziato da tre o quattro donatori, ma è necessario che in seguito i poteri pubblici diano loro il cambio, indica il rettore, che spera di ottenere una cattedra di “economia comportamentale” al fine di studiare, “tra l’altro, l’atto di donazione”.

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