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USS: vuole difendere portamonete dipendenti “anziani” e pensionati

L'USS vuole difendere il portamonete di dipendenti "anziani" e pensionati KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) I salari reali ristagnano e le rendite del secondo pilastro sono diminuite dal 2005. Per risolvere questi problemi l’Unione sindacale svizzera (USS) ha presentato oggi a Berna un piano d’azione.

Stando all’organizzazione sindacale, in Svizzera le persone più toccate dal calo dei salari reali sono i dipendenti di lunga data, con vent’anni o più d’anzianità nelle imprese. Per questo motivo, l’USS chiede un aumento “sostanziale” dei salari.

Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla parità salariale. Al fine di alleggerire le spese delle economie domestiche con redditi medio-bassi, l’USS esige una riduzione dei premi delle casse malattia più importanti.

Per quanto riguarda le rendite, secondo l’organizzazione sindacale la situazione “non cessa di peggiorare”. Da una recente indagine presso 42 casse pensioni è emerso che il tasso di conversione diminuirà dal 5,8% al 5,6% nel 2019. Nel 2013, si situava ancora al 6,4%.

L’USS intende contrastare questa tendenza chiedendo un consolidamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti, tramite un’iniziativa popolare per una 13esima AVS parallelamente a una riduzione dei profitti delle banche e delle compagnie di assicurazione generati grazie al secondo pilastro, che vanno a scapito degli assicurati.

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