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Trump contro Fed, sui tassi cocciuta, dovrebbe tagliarli

Il presidente Usa Donald Trump sferra un nuovo attacco alla banca centrale americana. KEYSTONE/AP/ALEX BRANDON sda-ats

(Keystone-ATS) La Fed è come un “bambino cocciuto” che rifiuta di tagliare i tassi di interesse. Donald Trump sferra un nuovo attacco alla banca centrale americana e al suo presidente Jerome Powell, divenuto uno dei bersagli preferiti dal tycoon.

Secondo Trump la Fed “non sa cosa sta facendo”: se non avesse alzato troppo i tassi a quest’ora il Dow Jones sarebbe in rialzo di “migliaia di punti” e il Pil crescerebbe del “4% o del 5%”.

“Gli Stati Uniti avrebbero bisogno di un taglio dei tassi di interesse e un allentamento monetario, per bilanciare quello che altri paesi fanno contro di noi”, la Fed “rovina tutto”, aggiunge Trump, osservando comunque come “nonostante questo” gli Stati Uniti si avviano al mese di giugno migliore della storia.

I tweet del presidente arrivano alla vigilia dell’intervento di Powell al Council of Foreign Relations e precedono un G20 cruciale dove tutti gli occhi sono proprio sul presidente americano che, con la sua guerra commerciale, rischia di far scivolare l’economia mondiale in una nuova recessione.

Il tycoon è convinto, e lo ha più volte ribadito pubblicamente, di poter rimuover se volesse Powell. Secondo la Fed e il suo presidente però non è esattamente così: “la legge è chiara: ho un mandato di quattro anni, e intendo svolgerlo tutto” sono state le parole di Powell nel corso dell’ultima conferenza stampa quando è stato incalzato sul costante scontro con Trump.

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