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Sursee, due oche “perdono la testa”

Ogni concorrente, vestito con una cappa di color rosso, ha gli occhi bendati e indossa una maschera che rappresenta il sole a simboleggiare la fine dell'estate. sda-ats

(Keystone-ATS) Sussistono ancora in Svizzera, in concomitanza con la festa di San Martino, tradizioni curiose: a Sursee (AG), davanti al municipio, circa 6 mila persone hanno assistito oggi al taglio della testa di due oche – uccise in precedenza – sospese per il collo.

Ben 103 uomini e dieci donne, con gli occhi bendati, si sono annunciati per tentare la fortuna. Hanno tentato di decapitare alla cieca i due animali mediante una spada, ma solo due ci sono riusciti portandosi a casa come ricompensa il prezioso bottino, che finirà senz’altro in casseruola.

Ogni concorrente, vestito con una cappa di color rosso, ha gli occhi bendati e indossa una maschera che rappresenta il sole a simboleggiare la fine dell’estate. Ognuno ha il diritto di portare un solo fendente. Ci sono voluti più concorrenti per mozzare la testa degli animali, ma alla fine due ce l’hanno fatta.

Il “Gansabhauet” è unico evento del genere in Svizzera. L’origine è poco chiara, ma tradizioni popolari che implicano l’uso di oche – un bene prezioso – erano un tempo diffuse in tutta Europa. La festa del “Gansabhauet” era stata abolita a Sursee nel 1880, per poi venir “resuscitata” quarant’anni più tardi. Gli unici a non resuscitare sono i due pennuti.

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