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Studenti ETH progettano sistema di trasporto del futuro

Un modellino dell'innovativa capsula "Escher" KEYSTONE/HANDOUT ETH/SWISSLOOP sda-ats

(Keystone-ATS) “Più veloce, economico e sicuro”, il progetto per un sistema di trasporto rivoluzionario realizzato da alcuni studenti del Politecnico federale di Zurigo (ETH), sarà testato a fine agosto a un concorso di idee innovative indetto dal fondatore di Tesla, Elon Musk.

Ieri a Zurigo è stato presentato “Escher”, l’innovativa capsula (o Pod) che parteciperà al concorso “Hyperloop” dedicato a idee innovative nel settore del trasporto del futuro. Solo 27 prototipi sono stati selezionati per essere presentati a Los Angeles, in California, su un totale di 1200 progetti.

Tra questi figura Swissloop, unico team svizzero in gara, composto da una cinquantina di studenti provenienti per l’80% dall’ETH e per il 20% da altre università della Svizzera.

Il concetto dell’Hyperloop è di trasportare una capsula a velocità supersonica da una città all’altra attraverso tubi d’acciaio a bassa pressione. In queste condizioni è possibile raggiungere una velocità massima di 1’200 chilometri all’ora, che renderebbe l’Hyperloop il sistema di trasporto più veloce al mondo. “Vogliamo raggiungere i 400 chilometri all’ora”, dichiara Luca Di Tizio, il giovane CEO di Swissloop.

Il concorso indetto da Musk dipende interamente dalla velocità: a Los Angeles vincerà infatti la capsula che attraverserà più rapidamente i 1250 metri della pista di prova, un tubo sperimentale creato appositamente.

Nel corso degli ultimi dieci mesi il gruppo di ricerca ha sviluppato nel proprio tempo libero il primo Hiperloop Pod “Escher”, dedicato al promotore della linea ferroviaria del San Gottardo Alfred Escher (1819-1882). Nessun sostegno o stipendio, “ma possiamo approfittare dell’esperienza” afferma Di Tizio.

La sfida più grande nello sviluppo della capsula, che non è ancora stata testata, è stata la pressione per il poco tempo a disposizione. La realizzazione tecnica, invece, non è stata complicata: “abbiamo molti talenti” sottolinea Di Tizio.

Il team svizzero ha optato per una propulsione a gas freddo. L’aria compressa viene scaricata da un serbatoio e grazie a un magnete la capsula rimane sospesa all’interno del tubo. “Il nostro sistema è privo di emissioni e non necessita di energia” rivela Chris Timperio, direttore tecnico di Swissloop.

L’obiettivo a lungo termine è di essere in grado di trasportare persone e arrivare a coprire il tragitto tra Ginevra e Zurigo in 15 minuti. Ma fino ad allora c’è ancora molta strada fare. “Ci vorranno sicuramente ancora 20 anni, prima che potremo sederci in un Hyperloop”, ammette Di Tizio, che ha elogiato il sistema di trasporto definendolo “il più veloce, economico e sicuro”.

La rettrice del Politecnico zurighese Sarah Springman è rimasta molto colpita dal progetto, definendosi entusiasta e orgogliosa: “gli studenti hanno realizzato qualcosa di incredibile” afferma la rettrice, che non si recherà in America per assistere al concorso. “Ma terrò le dita incrociate da Zurigo” conclude, complimentandosi per lo spirito di squadra e la creatività con la quale è stato condotto il progetto.

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