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Piano Matterhorn, Zermatt insorge per l’uso del nome

Io non c'entro con i turisti lasciati a piedi... KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Non piace, a Zermatt, il nome “Matterhorn” dato dalle autorità inglesi al piano di rimpatrio dei turisti interessati dal fallimento dell’operatore viaggi britannico Thomas Cook.

Secondo il governo di Londra il nome fa riferimento a un bombardamento nella seconda guerra mondiale. In effetti l’operazione Matterhorn era il piano di bombardamento strategico di forze giapponesi con B-29 americani basati in Cina: qualcosa di arduo, da cui il nome preso in prestito dalla montagna vallesana, Cervino in italiano.

L’ufficio del turismo di Zermatt teme invece che il nome ricordi direttamente la celebre cima alpina. “Il governo britannico sa senza dubbio che Matterhorn è un marchio internazionalmente protetto, un simbolo di vacanze tranquille e di qualità”, si legge in una nota, in cui viene sottolineato come la località vallesana non abbia nulla a che fare con il dissesto di Thomas Cook.

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