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Ginevra: morti non si decompongono, città si interroga su soluzioni

Nel 2016 nel cimitero di Saint-Georges erano stati festeggiati i 150 anni del servizio di pompe funebri e non erano mancati i visitatori. KEYSTONE/SALVATORE DI NOLFI sda-ats

(Keystone-ATS) I corpi seppelliti nei cimiteri non si decompongono come dovrebbero: succede a Ginevra, città alle prese con un problema di non facile soluzione.

Le complicazioni sono legate alla natura del suolo, molto compatto e poco arieggiato, spiega Anne Humbert-Droz, responsabile del servizio pompe funebri, cimiteri e crematorio, commentando una notizia pubblicata oggi da 24 Heures e Tribune de Genève.

La questione era fra l’altro già stata sollevata nel XIX secolo. Nel 1880, quando venne scelta la sede del campo santo di Saint-Georges, le autorità si erano interrogate sul tema: si temeva che, a causa dell’argilla compatta di grande spessore, la decomposizione non avrebbe avuto luogo o sarebbe stata molto ritardata.

Oggi la città vuole vederci più chiaro. Sono stati quindi richiesti studi specifici sui cimiteri di Saint-Georges, Châtelaine e Petit-Saconnex, ha indicato Humbert-Droz.

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