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Commissione si oppone a seconda tappa revisione LPT

La competente commissione del Nazionale boccia la seconda tappa della revisione della legge sulla pianificazione del territorio KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) A netta maggioranza – 16 voti contro 7 – la Commissione della pianificazione del territorio del Nazionale (CAPTE-N) boccia la seconda tappa della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT). “È un progetto inadeguato”, afferma in un comunicato.

La precedente riforma – approvata dalle urne il 3 marzo 2013 – puntava sullo sviluppo centripeto degli insediamenti. L’attuale progetto, presentato dal governo a fine ottobre dello scorso anno, mira a regolamentare le costruzioni fuori dalle zone edificabili, di pianificare gli spazi funzionali del territorio e l’utilizzazione del sottosuolo.

Al fine di ottenere un miglioramento della situazione d’insieme, il governo propone che le utilizzazioni del territorio vengano autorizzate soltanto tramite misure di compensazione e di riqualifica. Le nuove costruzioni agricole o la cui ubicazione è vincolata dalla loro destinazione non riceverebbero più un’autorizzazione “ad aeternum”. Qualora lo scopo iniziale venisse meno, la costruzione dovrebbe essere demolita.

La CAPTE-N giudica però inattuabile la strategia pianificatoria e compensatoria proposta. Anche le zone agricole speciali sono considerate inadeguate, “poiché in virtù della vicinanza agli insediamenti possono insorgere nuovi problemi”.

La commissione si chiede inoltre se l’obbligo di demolizione parziale sia attuabile e proporzionato. Rischierebbe infatti di causare elevati costi addizionali, in particolare nel settore agricolo.

Gli strumenti proposti dall’esecutivo lasciano pertanto insolute troppe questioni e costituiscono un orientamento generale “non opportuno”. Malgrado ciò, la commissione è dell’opinione che ci sia necessità di legiferare per quel che concerne l’attività edilizia al di fuori delle zone edificabili. Alla fine dell’estate presenterà quindi una propria mozione con idee concrete sul da farsi.

Una minoranza chiede invece che si entri in materia sul progetto. Data la necessità di legiferare, le proposte del governo vengono ritenute una buona base per ulteriori discussioni.

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