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CN: assicurazione infortuni; sì indennità in caso ricadute tardive

Christophe Darbellay (foto d'archivio) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Una persona, che ha subito una lesione in gioventù, dovrebbe poter ricevere delle indennità giornaliere dell’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) in caso di ricadute o postumi tardivi.

Con 93 voti a 84 e 2 astenuti e contro il parere del governo, il Consiglio nazionale ha respinto la proposta di archiviare una mozione sul tema dell’ex consigliere nazionale Christophe Darbellay (PPD/VS). L’oggetto passa ora agli Stati.

L’autore del testo incarica il governo di modificare la LAINF allo scopo di garantire il versamento delle indennità giornaliere anche nei casi in cui l’incapacità al guadagno fosse determinata da una ricaduta o se la persona in questione dovesse soffrire per i disturbi tardivi di una lesione subita da giovane.

La maggioranza dei deputati non ha seguito le argomentazioni del consigliere federale Alain Berset, secondo il quale la realizzazione di questa mozione creerebbe nuove ineguaglianze e il legame di causalità tra l’incidente e i suoi effetti tardivi sarebbe difficile da provare.

Anche la commissione preparatoria era contraria alla mozione Darbellay, perché – a suo avviso – l’attuazione del testo implicherebbe spese supplementari, ha dichiarato invano Manfred Bühler (UDC/BE) a nome della commissione.

Ricorso all’aiuto sociale

Il Consiglio nazionale, con 123 voti contro 55 e 2 astenuti – non ha invece dato seguito a un’iniziativa parlamentare di Philippe Nantermod (PLR/VS) che chiedeva a sua volta la copertura assicurativa in caso di ricadute o postumi tardivi di incidenti verificatisi prima del compimento del 16esimo anno d’età dell’assicurato.

Il liberale-radicale vallesano, sostenuto dalla sinistra ma non dal proprio partito, ha proposto invano di modificare la LAINF, precisando che prima dei 16 anni i cittadini non dispongono in linea di principio di un’assicurazione contro gli infortuni professionali che copra la perdita di guadagno in caso di lesioni.

Nantermod, che avrebbe voluto colmare questa lacuna, ha citato quale esempio quello di un ragazzo che subisce un infortunio giocando a calcio all’età di 12 anni e che 15 anni più tardi, in seguito a una ricaduta dovuta a un infortunio professionale, non può più richiedere le prestazioni della LAINF.

In questi casi, l’assicurato è costretto a presentare una domanda d’aiuto sociale e non può beneficiare della copertura assicurativa, nonostante abbia pagato i contributi dell’assicurazione contro gli infortuni sin dall’inizio della sua carriera professionale, ha deplorato il Vallesano. Ma il plenum, a larga maggioranza non lo ha seguito.

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