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PLR stila bilancio positivo di metà legislatura

L'elezione di Ignazio Cassis figura tra i punti positivi di questa prima metà della legislatura. KEYSTONE/CHRISTIAN MERZ sda-ats

(Keystone-ATS) Malgrado la sconfitta alle urne sulla riforma della fiscalità delle imprese (RI III), il gruppo parlamentare PLR è soddisfatto della prima metà di legislatura.

È stato un periodo importante, che ha visto l’elezione in Consiglio federale del ticinese Ignazio Cassis e la bocciatura della Previdenza vecchiaia 2020, ha sottolineato il capogruppo Beat Walti (ZH) in una conferenza stampa tenuta oggi a Berna.

L’elezione di Cassis rappresenta una tappa importante per il funzionamento di una nazione nata dalla volontà comune (“Willensnation”), ha aggiunto. Il PLR non potrà concludere molti altri cantieri prima delle elezioni federali del 2019, ha proseguito Walti, che ha ricordato la presenza di ostacoli. Fra questi ha citato l’iniziativa UDC contro la libera circolazione delle persone, la ripresa della direttiva europea sulle armi e la questione dell’accordo quadro. Secondo il capogruppo, la qualità e il contenuto devono avere la meglio sulla rapidità.

Il PLR vuole garantire un contesto fiscale attraente. Per portare a termine la riforma della fiscalità delle imprese, rilanciata con il nome di progetto fiscale 17, è necessario trovare un largo consenso, ha sottolineato il consigliere agli Stati glaronese Thomas Hefti. “Ciò significa che dovremo fare delle concessioni” a chi ha respinto la RI III, ha affermato, senza fornire ulteriori dettagli.

Sulla riforma della previdenza vecchiaia, Hefti è stato più concreto. Come l’Unione svizzera degli imprenditori, immagina possibile investire 300 milioni di franchi all’anno per garantire un prepensionamento agli impiegati che hanno lavorato a lungo con un salario basso. Fra le altre priorità del partito figura anche la creazione di condizioni quadro per il digitale, la deregolamentazione e un adeguamento del paesaggio mediatico.

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