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L’Egitto attende Papa Francesco

Papa Francesco è atteso venerdì in Egitto, a meno di tre settimane dagli attentati che hanno preso di mira due chiese nel paese, provocando la morte di 45 persone.Il cristianesimo è molto radicato in Egitto, ma da decenni è in declino e i conflitti in Iraq e Siria e la nascita dello Stato islamico (ISIS) rappresentano ormai una minaccia esistenziale per questa minoranza religiosa.

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Papa Francesco ha detto di sperare che la sua visita sarà “una consolazione e un incoraggiamento per tutti i cristiani in Medio Oriente”. Questi ultimi hanno conosciuto un esodo particolarmente intenso dopo il conflitto tra confessioni religiose che ha flagellato l’Iraq dopo l’intervento statunitense nel 2003. La situazione si è ancor più deteriorata nel 2014, con l’offensiva dell’ISIS, che ha preso di mira le minoranze religiose. 

Secondo l’Hudson Institute di Washington il numero di cristiani iracheni sarebbe passato da circa 1,5 milioni nel 2003 a qualche centinaio di migliaia oggi. La situazione non è migliore in Siria, dove si è passati da 1,25 milioni a 500’000 fedeli, secondo ADF International. 

Attentati e dialoghi interrotti

I copti ortodossi rappresentano circa il 10% dei 92 milioni di egiziani. Sono una minoranza che si sente marginalizzata e perseguitata e temono che lo Stato Islamico concentri su di lei i suoi attacchi per destabilizzare la presidenza di Abdel Fattah Al Sissi, sempre meno popolare. 

In Egitto la maggior parte dei cristiani fanno parte della Chiesa copta ortodossa, una comunità in seno alla quale si è rinnovata la paura dopo due attentati che hanno fatto decine di vittime a Tanta e Alessandria durante la Domenica delle palme. In dicembre era stata presa di mira la Cattedrale del Cairo. 

La situazione dei copti è un tema molto sensibile in Egitto, specialmente dopo il 2011, quando la principale autorità sunnita del paese, Al Azhar, aveva deciso di interrompere il dialogo interreligioso con il Vaticano. La misura era stata decisa in seguito alle affermazioni dell’allora Pontefice Benedetto XVI, che aveva denunciato una “strategia di violenza contro i cristiani” dopo un attentato a una chiesa di Alessandria. 

Papa Francesco sta tentando ora di tessere delle nuove relazioni con il mondo musulmano, ma durante la sua visita in Egitto potrebbe risultare difficile non urtare in alcun modo la sensibilità delle autorità locali.  

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