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CN: figli indigenti maggiorenni, chiamare alla cassa i genitori

Il consigliere nazionale Laurent Wehrli KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) In futuro, anche i genitori con un basso reddito potrebbero essere obbligati a mantenere i figli indigenti fino al 25esimo anno di età. È quanto prevede una mozione dei Laurent Wehrli (PLR/VD) adottata dal Consiglio nazionale con 118 voti contro 60 e 7 astenuti.

Attualmente, i genitori sono tenuti a mantenere i figli agli studi che hanno tra i 18 e i 25 anni di età. L’obbligo di mantenimento vale anche per la prole che non sta seguendo una formazione, ma a determinate condizioni: il giovane deve essere in stato di indigenza e i genitori devono disporre di un reddito superiore alla media (120’000 franchi per le persone sole e 180’000 franchi per i coniugi).

Il problema, ha sostenuto Wehrli, è che queste disposizioni potrebbero dissuadere determinate famiglie dal sostenere un figlio per iniziare una formazione. L’eliminazione di questa disparità renderebbe inoltre l’aiuto sociale meno attrattivo per i giovani che rifiutano di formarsi.

La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha riconosciuto che la quota dei giovani dipendenti dall’aiuto sociale è proporzionalmente elevata. Per la ministra di giustizia e polizia questo problema non potrà essere risolto trasferendo l’onere dei costi dallo Stato ai genitori.

Sommaruga ha inoltre ricordato che l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali sta preparando uno studio sul tema nell’ambito del Programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà (2014-2018). Per la consigliera federale non è opportuno mettere in discussione il sistema vigente prima della presentazione di questo rapporto.

Il Nazionale l’ha però sconfessata adottando l’atto parlamentare. La mozione passa ora al Consiglio degli Stati.

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