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Borsa svizzera chiude in lieve rialzo, SMI +0,03%

(Keystone-ATS) Seduta debole ma in gran parte positiva per la Borsa svizzera. L’indice principale ha chiuso con un +0,03% a 9’095.65 punti, quello allargato con un +0,06% a 10’386.81 punti.

Il volume degli scambi è stato modesto, con gli investitori che rivolgevano già lo sguardo oltreoceano, dove stasera la Federal Reserve annuncerà le sue decisioni sui tassi e fornirà indicazioni sui prossimi passi.

Tra le blue chip si sono messi in evidenza Givaudan (+1,46% a 2’091 franchi), che ha approfittato anche oggi della raccomandazione d’acquisto emessa da Vontobel, e Adecco (+1,35% a 75.25 franchi), che terrà domani la sua giornata degli investitori. Tra gli altri titoli maggiormente esposti alle variazioni congiunturali è in solido rialzo anche LafargeHolcim (+0,85% a 59.40 franchi), mentre hanno chiuso più deboli ABB (+0,17% a 23.70 franchi) e Geberit (+0,18% a 455.30 franchi), mentre Sika ha terminato invariata a 7’205 franchi.

Il nuovo presidente della direzione del gruppo zughese Paul Schuler ha dichiarato oggi durante la giornata degli investitori che non è stato compiuto alcun passo avanti nella vertenza che dura ormai da anni fra i vertici aziendali del gruppo e gli eredi della famiglia fondatrice riguardo a un possibile passaggio di proprietà al colosso francese Saint-Gobain. Per uscire dall’impasse, il CEO in carica dal primo luglio ha una volta ancora proposto il riacquisto, da parte dell’impresa, della quota Burkard: a suo avviso una buona soluzione per superare le divergenze.

In netto calo invece, come ieri, Richemont (-1,26% a 86.15 franchi), probabilmente in seguito a realizzi di guadagno dopo aver raggiunto di recente un massimo pluriennale. Swatch è al contempo salita dello 0,63% a 381.50 franchi. Male anche Swiss Re (-0,82% a 84.55 franchi), sulla scia dei danni che sta provocando il nuovo uragano Maria nei Caraibi. Gli altri due assicurativi, Swiss Life e Zurich, segnano rispettivamente un -0,63% a 333.70 franchi e un +0,14% a 288.20 franchi.

Contrastati pure i bancari: UBS ha ceduto lo 0,61% a 16.22 franchi, Credit Suisse è invariata a 15.03 franchi e Julius Bär è cresciuta dello 0,18% a 56.45 franchi. Tra i pesi massimi difensivi ha pesato sul listino Nestlé (-0,61% a 80.90 franchi) che terrà la settimana prossima la sua giornata degli investitori, mentre i due colossi farmaceutici Roche e Novartis – il cui preparato Rydapt ha ottenuto l’omologazione nell’Unione europea (nonché Islanda, Norvegia e Liechtenstein) per due tipi di cancro – sono progrediti dello 0,90% a 247 franchi il primo e dello 0,18% a 82.90 franchi il secondo.

Quanti ai titoli rimanenti, Lonza è scesa dello 0,12% a 256.40 franchi, SGS è invariata a 2’262 franchi e Swisscom è salita dello 0,24% a 491.20 franchi.

Nel listino allargato Clariant ha perso lo 0,68% a 23.52 franchi. Reagendo a una lettera aperta pubblicata ieri dal gruppo di azionisti White Tale, contrario alla fusione, il gruppo renano ha confermato in un comunicato l’intenzione di unirsi a Huntsman e ha ribadito che il progetto è strategicamente opportuno.

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