Borsa svizzera: si conferma poco dinamica
(Keystone-ATS) La borsa svizzera si conferma scarsamente dinamica anche nel pomeriggio: alle 15.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 9145,39 punti, in progressione dello 0,12% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,13% a 10’429,11 punti.
Gli operatori non esitano a parlare di un’atmosfera letargica, dovuta anche probabilmente all’elevato valore che hanno nel frattempo raggiunto i singoli titoli. I volumi di contrattazione rimangono molto bassi, nonostante i principali attori del mercato siano ormai da tempo rientrati dalle vacanze estive. Anche la prospettiva di una stretta monetaria negli Usa fa calare l’attrattiva degli investimenti azionari.
Sul fronte geopolitico continuano a tenere banco le tensioni relative alla Corea del Nord: gli investitori tendono quindi a muoversi con i piedi di piombo e qualcuno è tentato di mettere fieno in cascina, realizzando i guadagni.
In Svizzera il valore oggi più chiacchierato è Nestlé (+0,43%), che soprattutto inizialmente ha reagito con vigore alla morte di Liliane Bettencourt, ereditiera del colosso della cosmetica L’Oréal. La multinazionale vodese controlla circa il 25% dell’impresa francese e c’è chi ritiene che potrebbe rilevarla totalmente; altri pensano invece che la partecipazione potrebbe essere venduta. Gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,78%) e Roche (-0,28%), presentano un andamento divergente.
Fra le azioni maggiormente sensibili alla congiuntura scende Adecco (-2,44%), che nella giornata degli investitori ha presentato un programma di risparmi da 250 milioni di euro all’anno. Stando agli operatori il calo è dovuto a realizzi di guadagno, dopo la buona performance delle ultime settimane. Sika (+1,11%) è sostenuta da un’analisi di Kepler Cheuvreux, che ha aumentato nettamente l’obiettivo di corso, e di conseguenza si muove meglio di ABB (-0,46%), Geberit (-0,18%) e LafargeHolcim (+0,25%). Nel segmento del lusso Richemont (+0,98%) si fa preferire a Swatch (+0,63%).
Negativi sono i bancari UBS (-0,55%) e Credit Suisse (-0,13%), mentre si difende meglio Julius Bär (+0,18%): ieri il comparto aveva approfittato della prospettiva di un aumento dei tassi di interesse. Scarsa unanimità di vedute viene palesata dagli assicurativi Zurich (-0,42%), Swiss Re (+0,70%) e Swiss Life (-0,18%).
Nel mercato allargato si sta mettendo in luce Straumann (+1,38%), grazie a una raccomandazione di Vontobel. Sorvegliata speciale è Aryzta (+0,48%), che lunedì presenterà i conti dell’esercizio 2016/2017.
