Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,87%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta in ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8908,65 punti, in flessione dello 0,87% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,90% a 10’260,82 punti.

Prima di perdere sensibilmente terreno nel finale, il mercato si è mostrato per lunghe ore solo lievemente negativo, in un’atmosfera caratterizzata dalla carenza di stimoli, complici le festività in Cina (capodanno) e negli Stati Uniti (Presidents’Day). Gli investitori sembrano voler osservare una pausa, dopo la ripresa dei corsi della settimana scorsa (+3,5% a franchi), seguita alle forti perdite di fine gennaio e inizio febbraio.

L’indice di volatilità VSMI si è attestato a 16 punti, un dato che seppur in lieve aumento è nettamente inferiore ai 28 punti di dieci giorni or sono. Su tutte le piazze finanziarie continua comunque a serpeggiare un certo timore riguardo ai tempi della progressione dei tassi di interesse.

Per quanto concerne i singoli titoli ha frenato il listino Nestlé (-1,03% a 74,96 franchi), alle prese con un blocco delle ordinazioni da parte di diversi dettaglianti europei (fra cui Coop), che puntano a ottenere prezzi più bassi. Male orientati si sono rivelati anche gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-1,39% a 79,68 franchi) e Roche (-1,04% a 223,15 franchi).

Con il segno meno hanno terminato pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,55% a 23,48 franchi), Adecco (-0,40% a 74,48 franchi), Geberit (-1,21% a 422,80 franchi), LafargeHolcim (-0,40% a 54,60 franchi) e Sika (-1,86% a 7630,00 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-1,69% a 408,20 franchi) si è dovuta confrontare con le stesse difficoltà di Richemont (-1,19% a 84,60 franchi).

A lungo in controtendenza sono apparsi i bancari UBS (-0,42% a 17,73 franchi) e Credit Suisse (-0,26% a 17,34 franchi), poi spentisi nel finale, mentre ha fin da subito arrancato Julius Bär (-0,84% a 61,28 franchi). Il comparto assicurativo si è presentato in forma: Swiss Life (+1,34% a 340,30 franchi) è stata spinta da una raccomandazione di UBS, Swiss Re (+0,70% a 95,06 franchi) ha beneficiato dell’interesse mostrato dal conglomerato giapponese Softbank e Zurich (+0,16% a 308,70 franchi) è riuscita a non sfigurare vicino ai due protagonisti odierni.

Fra le blue chip che hanno perso maggiormente terreno figura Lonza (-1,62% a 242,40 franchi), ma va rammentato che il valore era salito di oltre il 10% la settimana scorsa. Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (-1,39% a 2129,00 franchi), SGS (-0,97% a 2358,00 franchi) e Swisscom (-0,70% a 510,20 franchi).

Nel mercato allargato Molecular Partners (+1,48% a 27,50 franchi) ha annunciato che riceverà fino a 320 milioni di dollari nell’ambito della collaborazione con Allergan, mentre Orell Füssli (-0,88% a 112,00 franchi) ha fatto sapere che dovrà procedere a una rettifica di valore. Sunrise (-0,37% a 94,20 franchi) ha toccato in apertura il suo massimo storico a 97,40 franchi, sulla scia di voci che danno il gigante americano Liberty Global interessato a una grande acquisizione in Svizzera.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR